RUBRICA PSICOLOGIA
L’ATTACCAMENTO
E’ John Bowlby il padre della teoria dell’attaccamento. Ai suoi studi ed alle sue osservazioni Bowlby aggiunse sperimentazioni indagando sulle motivazioni intrinseche che legano il bambino ad una figura di riferimento che il più delle volte è la madre ( ma anche un care-giver in sua assenza). Bowlby concluse che il bambino non cercava solo nutrimento ma anche affetto, calore e protezione dalla madre. Seguendo J. Bowlby, Mary Ainsworth e le sue colleghe a Baltimora, sono state in grado di stabilire tre stili di attaccamento divisi in due categorie: sicuro ed insicuro. Oggi se ne considerano 4: sicuro, ansioso ambivalente, evitante e disorganizzato. Gli adulti ripropongono i modelli di relazione interiorizzati sin da bambini riproponendo pertanto quelle modalità relazionali sperimentate nei primi mesi di vita. Questa corrispondenza viene indagata attraverso la Strange Situation (sui bambini) e attraverso l’Adult Attachment Interview (sui genitori) restituendo il tipo di attaccamento del bambino ed una rappresentazione delle relazioni significative del genitore che definiscono quindi il legame tra il bambino e il genitore stesso.
Pensare al proprio tipo di attaccamento può farci sentire ancora più sicuri ma anche più insicuri e tristi; l’importante è analizzare le motivazioni che hanno caratterizzato il nostro tipo di legame dandone le giuste interpretazioni.
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